Uno studio del territorio (per fare emergere punti di forza e di criticità da sanare),
un’analisi del contesto produttivo e socioeconomico su cui lavorare,
un tavolo istituzionale per il ricollocamento degli oltre 110 operai appena licenziati e
la reindustrializzazione dello stabilimento ex Bekaert di Figline. Sono
le richieste presentate lunedì 31 maggio alla Regione Toscana, a nome delle Amministrazioni comunali del Valdarno Fiorentino e Aretino e della Valdisieve, dalla Sindaca Giulia Mugnai, alla riunione a tema Bekaert che si è tenuta al centro sociale “Il Giardino” di Figline. Presenti, oltre agli Amministratori dei
Comuni del Valdarno e della Valdisieve, il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e Valerio Fabiani, suo consigliere per il lavoro e per le crisi aziendali, che prima della riunione hanno incontrato anche alcuni lavoratori davanti al centro sociale. Presenti anche i rappresentanti di
CISL, FIOM CGIL, UIL, UILM, CNA, Legacoop Toscana, Confindustria e Confesercenti.
“Ringrazio la Regione Toscana, le associazioni datoriali e di categoria, le sigle sindacali e i colleghi Sindaci del Valdarno Fiorentino e Aretino e della Valdisieve per la presenza alla riunione di oggi, che
ci consente di avviare operativamente questo tavolo istituzionale e, senza creare false aspettative nei lavoratori, approfondire subito le r
eali opportunità occupazionali su questo vasto territorio. Una presenza, quella dei Sindaci, costante sin dai primi giorni della vertenza, che dimostra ancora una volta quanto il futuro di questo stabilimento e dei suoi lavoratori sia di interesse per l’intera vallata, perché è qui che questi operai vivono e hanno messo a frutto le loro competenze, contribuendo per anni al suo sviluppo”, spiega la Sindaca Mugnai.
Scendendo nel dettaglio, le Amministrazioni comunali del Valdarno e della Valdisieve hanno chiesto alla Regione Toscana di farsi promotrice di uno studio approfondito del territorio, c
he possa far emergere sia i vantaggi competitivi che lo caratterizzano (in primis importanti insediamenti di aziende e imprese in ambito metalmeccanico e non)
sia le sue fragilità (tra cui infrastrutture, sicurezza idraulica e mobilità, da potenziare),
nell’ottica di renderlo più attrattivo per ulteriori e futuri investimenti privati. Questo lavoro, inoltre, fungerà da
base anche per una ricognizione delle attività produttive in espansione e potenzialmente interessate, quindi, ad assumere.
I Sindaci, infatti, sono convinti che
un’analisi del contesto produttivo e socioeconomico sia indispensabile per comprendere le reali opportunità di sviluppo sul territorio, nell’ottica di mettere a punto strumenti di ricollocazione adeguati
sia per questi lavoratori sia per tutti coloro che si troveranno in situazioni simili a causa dello sblocco dei licenziamenti, e che andranno quindi supportati allo stesso modo e con la stessa forza e coesione. Il tavolo avviato oggi ha proprio questo scopo:
sperimentare un modello replicabile altrove, che consenta alle Istituzioni tutte di sedersi allo stesso tavolo e lavorare insieme per offrire risposte concrete ai cittadini che subiscono gli effetti di una crisi aziendale.
Inoltre, accanto al tema dell’occupazione dei lavoratori è importante un ulteriore aspetto:
reindustrializzare il sito produttivo di Figline, che rischia di rimanere vuoto e abbandonato. L’individuazione di una soluzione reale e concreta per
i 58000 metri quadri di stabilimento ex Bekaert, come precisato anche dal presidente Eugenio Giani sia durante l’incontro che in occasione dell’ultimo tavolo Mise, è cruciale dal punto di vista ambientale e urbanistico,
per evitare di ritrovarsi a fronteggiare situazioni di mancato decoro e di sicurezza in pieno centro urbano di Figline.
In foto: alcuni momenti dell'incontro, presieduto dal Presidente Giani, dal consigliere Fabiani e dalla Sindaca Mugnai